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GDPR: SCADE IL TERMINE DI TRANSIZIONE, AL VIA LE SANZIONI PER LE IMPRESE

Il 19 maggio 2019 è scaduto il termine di prima applicazione del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) che prevedeva un periodo di tolleranza di 8 mesi circa l’applicabilità delle sanzioni previste dalla normativa europea in materia di protezione dei dati personali.

Da oggi, quindi, si conclude la fase transitoria in cui le aziende hanno avuto il tempo di adeguarsi alle disposizioni impartite dall’Unione Europea e di mettere in atto le misure tecniche e organizzative richieste per l’accountability dell’impresa.

Una responsabilizzazione che prevede d’ora in avanti una verifica a posteriori in base alle caratteristiche delle singole imprese, ai trattamenti effettuati e alla capacità di adeguamento anche di tipo tecnologico.

In caso di controllo e di violazione dei principi normativi, l’autorità potrà limitare, sospendere o addirittura bloccare i trattamenti. Inoltre, i Titolari potranno essere condannati al risarcimento dei danni, materiali e immateriali, con sanzioni amministrative e, ove ne ricorrano i presupposti, anche penali.

Attualmente, secondo il dipartimento di Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano, solo il 23% delle imprese italiane si è adeguata al GDPR.

Il 59% delle aziende ha sviluppato dei progetti per l’accountability della propria struttura e l’88% delle società italiane ha dedicato un budget all’implementazione delle procedure.

Per le realtà che ancora non avessero adempiuto agli obblighi previsti dal GDPR, il 20 maggio rappresenta l’ultima occasione per adeguarsi  e garantire la sicurezza delle informazioni e dei dati che transitano all’interno del proprio sistema.

 

 

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