REVISIONE DELLA STRAGE DI ERBA: E SE A DECIDERE FOSSE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?
La recente fissazione dell’udienza di revisione del processo per la strage di Erba, dove Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all’ergastolo, solleva diversi interrogativi. La Corte d’Appello di Brescia, nota per la sua apertura verso l’intelligenza artificiale, sta affrontando un caso che potrebbe ridefinire il concetto di giustizia. Ma cosa succederebbe se a decidere fosse un giudice-robot?
La strage di Erba ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva italiana. Con quattro vittime, tra cui un bambino, e un sopravvissuto gravemente ferito, il caso ha subito una svolta con la recente fissazione dell’udienza di revisione dinanzi alla Corte d’Appello di Brescia il prossimo 1 marzo.
Proprio la Corte che si è da sempre mostrata all’avanguardia nell’esplorare l’utilizzo dell’IA. Infatti, il Presidente della Corte, Claudio Castelli, ha promosso un’iniziativa in collaborazione con l’Università di Brescia per lo sviluppo di una base dati per l’implementazione di un sistema di giustizia predittiva.
Immaginate se l’IA potesse analizzare il caso di Erba: rappresenterebbe un salto qualitativo nell’approccio alla giustizia oppure un pericolo per l’equità processuale?
Vi sarebbero indubbiamente diversi profili meritevoli di attenzione.
Un primo aspetto riguarderebbe la costruzione del database su cui si fonda la decisione dell’IA, ovvero tutte le prove vecchie e nuove.
In secondo luogo la definizione del parametro valutativo: un mero confronto meccanico con i precedenti giurisprudenziali o una rilettura critica del caso concreto?
Con riferimento a quest’ultimo interrogativo, è chiaro che una decisione basata esclusivamente su precedenti giurisprudenziali potrebbe rivelarsi tutt’altro che equa. Un simile approccio, infatti, rischierebbe di cristallizzare le decisioni giudiziarie, estromettendo così le tesi difensive.
D’altra parte, vi sarebbero evidenti vantaggi nell’uso di un motore di intelligenza artificiale, in quanto quest’ultimo non subirebbe la pressione mediatica che tipicamente può influenzare l’organo giudicante in processi delicati come quello sulla strage di Erba. Un sistema IA, per definizione, rimane indifferente a tali pressioni. Ma può davvero garantire una maggiore obiettività?
Che impatto avrebbe un processo di revisione della strage di Erba guidato dall’intelligenza artificiale? Potrebbe l’IA offrire una nuova prospettiva sulla verità o si rischierebbe di perdere l’essenza umana della giustizia?
Cosa immaginate?