APPROVATA DAL C.D.M. LA RIFORMA DEL REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI: FINE DEL “TELEMARKETING”?
APPROVATA DAL C.D.M. LA RIFORMA DEL REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI: FINE DEL “TELEMARKETING”?
Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato un Regolamento volto a riformare il Registro delle Opposizioni alle chiamate commerciali facendo proprie le osservazioni del Garante della Privacy.
Il R.P.O., entrato in vigore nel lontano 2011, è da sempre stato oggetto di numerose critiche per la propria scarsa utilità pratica: ecco che la riforma in parola introduce due innovazioni che, finalmente, connoteranno tale strumento di una grande efficacia.
In primo luogo, l’oggetto dell’opposizione non saranno più le sole chiamate indesiderate effettuate tramite operatore, ma anche quelle attraverso l’uso di sistemi automatizzati.
L’iscrizione al R.P.O., che comporterà, tra l’altro, la contestuale revoca dei precedenti consensi espressi, permetterà altresì di bloccare le chiamate in questione anche sui numeri mobili, finora esclusi paradossalmente dal testo di legge.
Scatta da questi giorni, dunque, un “periodo cuscinetto” di circa sei mesi per permettere a tutti i soggetti che effettuano chiamate commerciali di adeguarsi alla riforma, adottando cioè tutte le misure volte a consultare periodicamente il R.P.O..