DECRETO GIUSTIZIA: AMPLIATO IL NOVERO DEI REATI PRESUPPOSTO EX D.LGS. 231/2001
Con la Legge n. 137 del 2023 è stato convertito il D.l. 10 agosto 2023, n. 105 (c.d. “Decreto Giustizia”) recante disposizioni urgenti in materia di processo penale. Tra i diversi innesti normativi si annovera anche l’ulteriore ampliamento del catalogo dei reati presupposto della responsabilità degli enti ai sensi del D.lgs. 231/2001.
In particolare, sono stati inseriti i delitti di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353-bis c.p.) e trasferimento fraudolento di valori (art. 512-bis c.p.), i quali, se realizzati nell’interesse o a vantaggio dell’ente, possono comportarne la responsabilità amministrativa da reato.
Nello specifico:
→ i delitti di turbata libertà degli incanti e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ampliano l’elenco dei reati previsto dall’art. 24 D.lgs. 231/2001, prevedendo una sanzione fino a 500 quote o, se l’ente ha conseguito un profitto di rilevante entità o se ne è derivato un danno di particolare gravità, da 200 a 600 quote.
→ all’art. 25-octies.I, riportante i delitti di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, si aggiunge anche il delitto di trasferimento fraudolento di valori prevedendo una sanzione pecuniaria da 250 a 600 quote, oltre all’applicazione delle sanzioni interdittive di cui all’art. 9, comma 2 D.lgs. 231/2001.
Le aziende saranno quindi tenute ad aggiornare i propri modelli organizzativi affrontando altresì il rischio di commissione dei suddetti illeciti, tenendo conto dei tratti peculiari di tali fattispecie nell’applicazione giurisprudenziale.